Marco Palla

Dermatologo presso l'Istituto Nazionale Tumori - IRCCS "Fondazione G. Pascale", Napoli

DIATERMOCOAUGULAZIONE

 

La diatermocoagulazione è una tecnica utilizzata in ambito dermatologico dalla maggior parte degli specialisti. Viene utilizzata per l’asportazione di piccole parti di tessuto epidermico, ed è basata sull’elettrochirurgia: la capacità dell’energia elettrica di produrre calore. Richiede spesso l’anestesia locale in quanto è una tecnica abbastanza dolorosa.

A seconda del trattamento necessario, per massimizzare il comfort del paziente si applica un anestetico topico spray o si procedere ad una anestesia locale. Andranno rimossi gli oggetti metallici (orecchini, bracciali, orologi anelli ecc.) e verrà posizionata una piastra di protezione a contatto della cute del paziente.

L’azione del diatermocoagulatore, che è un bisturi elettrico, verrà programmato dal medico a seconda del problema e dell’area di cute da trattare. Il bisturi elettrico è controllato dal medico tramite un pedale. Previa disinfezione della cute, con tecnica sterile la punta viene applicata sulla lesione che verrà coagulata per effetto termico dal passaggio della corrente. Durante la procedura si avvertirà un lieve bruciore e un odore di bruciato.

Quali sono le lesioni cutanee suscettibili a trattamento di diatermocoaugulazione?

 

  • cheratosi seborroiche
  • angiomi stellati
  • angiomi rubini
  • cheratosi attinica
  • fibromi penduli
  • verruche volgari
  • condilomi

 

Quali i tempi di trattamento?

Una seduta può durare da alcuni minuti a mezzora circa a seconda dell’estensione della patologia da trattare (es. angioma 5 minuti, cheratosi diffuse 35’). E’ consigliata una visita di controllo a 15 giorni dove possibilmente il trattamento va ripetuto (almeno una volta) per evitare di utilizzare un approccio troppo invasivo ed evitare effetti collaterali.

 

Quali inconvenienti e complicanze?

 

  • Arrossamento: solitamente a risoluzione spontanea in pochi giorni
  • Croste: la formazione di croste è normale. E’ importante evitare di rimuoverle ma lasciare che cadano spontaneamente, solitamente dopo 7-15 gg.